L’Abbazia di Santa Innocenza a Piana, o più semplicemente la Pieve di Piana come viene chiamata nella zona, è situata a circa 3 km. da Buonconvento e, dall’alto della collina dove è stata edificata, domina la valle del fiume Stile.
La sua storia si perde nella notte dei tempi e pertanto un velo di mistero la circonda. E’difficile attribuire data certa alla sua costruzione, alcuni storici, però, la farebbero risalire addirittura al VII° – VIII° secolo. In quel periodo, infatti, grande era il bisogno delle popolazioni contadine di difendersi dagli assalti dei barbari (ciò spiegherebbe la struttura fortificata dell’edificio).
Sin dal momento della sua istituzione, la parrocchia dei ss. Innocenti, fu considerata una delle più ricche della diocesi data l’estensione dei suoi possedimenti e l’entità delle rendite. La sua importanza crebbe poi negli anni grazie anche ai tesori apportati dai vari rettori, i quali, spesso, appartenevano a facoltose famiglie senesi. Dal 1282 i beni della Pieve di Piana furono uniti a quelli del Vescovado ed il Vescovo di Siena divenne Rettore anche della popolazione della Val d’Arbia.
Nel 1398, per decisione della Repubblica di Siena, la Pieve di Piana venne ulteriormente fortificata, in quanto punto di difesa contro i possibili attacchi delle truppe fiorentine, penetrate l’anno precedente nel territorio senese. La Repubblica, che non disponeva in quel momento dei denari sufficienti per comprare l’edificio, ne delegò l’acquisto allo Spedale, il quale se ne assunse poi anche l’onere dei lavori di fortificazione.
Dopo la ristrutturazione, il luogo era divenuto tanto sicuro ed accogliente che Papa Paolo III°, il 7 luglio 1533, decise di soggiornarvi tornando da Nizza dove aveva incontrato Carlo V° di Spagna e Francesco I° di Francia.